Interpretazione della nota matematica delle Réflexions su la Puissance Motrice du Feu di Sadi Carnot

Interpretazione della nota matematica delle Réflexions su la Puissance Motrice du Feu di Sadi Carnot.



Lingua Italiana
Raffaele Pisano
Gruppo di Storia della Fisica - Dipartimento di Scienze Fisiche -
Università degli Studi Di Napoli "Federico II"


È noto che Sadi Carnot è stato il padre fondatore della termodinamica moderna o quanto meno ha fornito gran parte dei contributi della termodinamica moderna, nonostante egli si basasse sulla erronea concezione del calore, non conoscesse la corretta equazione matematica della adiabatica e non riuscisse ad esplicitare correttamente la dipendenza dalla temperatura della funzione rendimento di una macchina termica reversibile.

Abstract

È noto che Sadi Carnot è stato il padre fondatore della termodinamica moderna o quanto meno ha fornito gran parte dei contributi della termodinamica moderna, nonostante egli si basasse sulla erronea concezione del calore, non conoscesse la corretta equazione matematica della adiabatica e non riuscisse ad esplicitare correttamente la dipendenza dalla temperatura della funzione rendimento di una macchina termica reversibile.
In particolare la nota matematica nelle Réflexions (Carnot S. 1978, pp. 73-79) è stata per molti anni oggetto di studio da parte dei maggiori storici di Carnot: Fox (Carnot S. 1978), Lervig (Lervig 1972, 1976), Montbrial (Montbrial), Truesdell e Bharatha (Truesdell e Bharatha), Fox (Carnot S. 1986), Cropper (Cropper), Dias, Cassiano & Pinto (Dias, Cassiano & Pinto) et al.. Essi hanno cercato concetti e anche funzioni molto sofisticate (ad es. Lervig), però non sono riusciti a spiegare la modernità del risultato ottenuto da Sadi Carnot; si sono allontanati dal livello matematico semplice (rispetto all'analisi infinitesimale del'800), voluto da Sadi Carnot nella nota matematica delle Réflexions; e non hanno spiegato perché Sadi Carnot calcola la formula della efficienza di una macchina termica (Carnot S. 1978, pp. 73-79) mediante l'uso della sola isoterma e della sua opposta, senza considerare le due adiabatiche.

Notiamo che per ottenere il calcolo di L e di Q su ognuna delle quattro trasformazioni del suo ciclo (per ottenere Ltot/Qtot) non lo avrebbe portato al risultato, poichè la sua equazione della adiabatica era errata (Appendice). Secondo un metodo ricavato dal padre Lazare e da questi detto metodo sintetico era lecito "eliminare le adiabatiche" dal calcolo dell'efficienza. Infatti, a proposito del metodo sintetico, ho mostrato (Pisano, § 3.16 e 3.18) che Sadi Carnot intende le adiabatiche come le variabili ausiliarie da "sopprimere", (Carnot S. 1978, p. 39, r. 9; p. 39, r. 15).
Nel seguito mostrerò che, secondo la termodinamica moderna, è corretto eliminare i loro contributi dal calcolo del lavoro , per cui si conclude che Carnot ha avuto un risultato modernamente valido ma fortunosamente.


Info

Raffaele PISANO:
L'interpretazione della nota matematica nelle Réflexions sur la Puissance Motrice du Feu, di S. Carnot,in E. Schettino (ed.): Proceedings XX National Congress of History of Physics and Astronomy, Napoli, 1-3 June 2001, pp. 205-230